L’arresto in flagranza è una procedura legale che si verifica quando un individuo viene catturato immediatamente dopo aver commesso un reato o poco dopo la sua commissione. Questa misura cautelare può essere adottata dalla polizia o dalla magistratura quando una persona viene sorpresa in flagranza di reato, il che significa che l’arresto può avvenire durante la commissione del reato o immediatamente dopo.
Una volta effettuato l’arresto, il pubblico ministero ha un massimo di 48 ore per decidere se richiedere la convalida della misura al giudice per le indagini preliminari competente. Il giudice, a sua volta, deve fissare l’udienza di convalida nel più breve tempo possibile e comunque entro le successive 48 ore. Durante questo processo, il Giudice per l’Indagine Preliminare (GIP) gioca un ruolo cruciale, valutando la legalità dell’arresto e decidendo se convalidare la misura restrittiva.
D’altro canto, il fermo indiziato di delitto è un’altra misura cautelare che può essere adottata quando esistono gravi indizi di colpevolezza nei confronti di una persona, anche in assenza di una situazione di flagranza. L’indagato può essere trattenuto presso la stazione di polizia per un massimo di 48 ore, durante le quali si raccolgono gli elementi di prova necessari per decidere se procedere con l’arresto o rilasciare la persona fermata.
Recentemente, ci sono state alcune modifiche significative nella legislazione italiana riguardo l’arresto in flagranza, in particolare con la Legge n. 60/2023. Questa legge ha introdotto formule mitigatorie rispetto alla precedente normativa, consentendo alle forze dell’ordine di procedere all’arresto in flagranza di reato anche in caso di reati procedibili a querela di parte, in assenza di questa nell’immediatezza.
L’arresto in flagranza comporta anche l’obbligo di informare l’arrestato dei propri diritti, che includono l’accesso a un avvocato, la possibilità di informare un familiare dell’arresto e, se straniero, la possibilità di avvisare le autorità consolari del proprio paese. Inoltre, l’utilizzo della forza durante l’arresto deve essere l’ultima ratio, sempre proporzionato alla necessità e garantendo, ove possibile, l’integrità fisica della persona arrestata e degli agenti coinvolti.
In conclusione, l’arresto in flagranza e il fermo indiziato di delitto sono misure cautelari importanti nel sistema giuridico italiano, utilizzate per garantire la sicurezza pubblica e l’efficacia dell’amministrazione della giustizia. Tuttavia, queste misure devono essere sempre eseguite nel rispetto dei diritti fondamentali della persona e proporzionate alla gravità del reato contestato.
foto@Pixabay
